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I gioielli dei Faraoni

Le meraviglie create dagli orafi egizi

Gli orafi dell’antico Egitto si specializzarono nelle varie tecniche della lavorazione dell’oro;   negozio compro oro a Roma che sono ancora oggi in produzione, ovvero: filigrana, laminatura, sbalzo, i gioielli egizi sono prodotti di altissima oreficeria per la loro policromia, ottenuta attraverso l’inserzione di pietre dure, quali la corniola e il lapislazzuli.

Pietre dure e lapislazzuli: i preferiti delle regine

Raffinati e amanti del bello gli antichi egizi si adornavano di gioielli piccoli e grandi, anche il più umile egiziano possedeva almeno una collana o un collare in oro. Gli orafi inoltre praticavano  la tecnica del niello, che consistente nel riempire apposite incassature con smalto o pasta vitrea colorata; un processo che dava vita a vere opere d’arte.
Uomini e donne di rango elevato  indossavano la collana detta usekh, composta da più giri di perle, o da catenine d’oro a cui erano appesi numerosi ciondoli raffiguranti divinità e altre effigie.

Il culto della bellezza

Le donne portavano un gran numero di braccialetti ai polsi, sulle braccia e anche alle caviglie; anelli di vari colori, orecchini e collari vistosi che coprivano il seno nudo; le egizie avevano il culto della bellezza ed erano molto attraenti e sensuali
Un segno distintivo di casta agiata era l’anello a sigillo, il cui ampio castone recava inciso il nome del proprietario oppure formule bene auguranti, sempre in oro massiccio e decorato con piccole pietre preziose.

I gioielli più belli

Per le Regine, spose del Faraone gli orafi creavano gioielli unici di rara bellezza e preziosità; un trionfo di complessi disegni e simboli mescolati a pasta vitrea e pietre dure, ceselli e iscrizioni completavano ogni monile creato apposta per la Signora del Regno: Gli antichi egizi usavano far seppellire con loro tutti gli averi posseduti in vita, compresi tutti i gioielli.

 

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