LIFE News Napoli nuovo allenatore: informazioni dettagliate tra news online più attente al suo profilo

Napoli nuovo allenatore: informazioni dettagliate tra news online più attente al suo profilo

Rudi Garcia, nuovo allenatore del Napoli, si presenterà ufficialmente lunedì 19 giugno, ore 17.30. Una conferenza che si terrà all’interno del Museo e Real Bosco di Capodimonte, all’interno del salone delle feste.

Ma Rudi Garcia ha già praticamente fatto tutto: ha mandato un messaggio ai tifosi, sta facendo il giro dei quartieri alti e in particolare Posillipo per cercare casa, tra poco annuncia il quarto figlio, se non lo fa lui la notizia corre già in rete con i numerosi siti di news che già riportano questa informazione.

Chi è Rudi Garcia?

Un allenatore che ha un gioco offensivo e questa caratteristica fanno saltare De Laurentiis sull’attenti sia con Osimhen che con Kavka, miglior marcatore e assist della stagione.

Due giocatori insieme che accontentano le caratteristiche di squadra richieste dal nuovo allenatore ma non solo, anche il Napoli si rafforzerà con il calciomercato.

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Messaggi social e impressioni su Rudi Garcia

Iniziamo da due messaggi a confronto, su Twitter. Il primo quello del club che annuncia il nuovo allenatore, “Benvenuto Mister”. Poi il messaggio di Rudi Garcia, “che piacere sposare il progetto del Napoli” e “tornare in Italia”. Intanto, Gianluca di Marzio ci da un’informazione importante: due anni di contratto più opzione per un’altra ragione.

Nelle principali biografie dedicate a Rudi Garcia si descrive la caratteristica offensiva delle formazioni e della strategia del nuovo allenatore. Ma ilnapolista fa un’analisi più attenta e precisa, il nuovo tecnico non è un cultore del 4 3 3. Questa caratteristica forse è di Luis Enrique, il primo allenatore post Spalletti vociferato nella fine stagione, poi Vincenzo Italiano. Il Napoli, conoscendolo, e poi arrivando da un duttile come Spalletti, non può avere un gioco rigido, soprattutto in Serie A.

Vada per in Champions e magari per quei club da campionati dove la forza fisica e tecnica è una qualità nazionale. Da noi ci serve altro e poi Garcia arriva dal calcio francese. ilnapolista descrive così Rudi come un “camaleonte” ed è quello che vuole De Laurentiis, però intanto i giocatori forti, veloci, potenti di piedi e di goal in campo li deve trattenere e, anzi, anche aumentare.

Rudi Garcia per tre anni ha allenato la Roma, un confronto con Mourinho è dovuto ma forse lo vedremo sul campo

Bellissima la prossima stagione, perché sarà possibile vedere in campo e in Serie A il confronto tra le strategie e le formazioni di Rudi Garcia e quelle di Mourinho. Perché scriviamo questo? Perché Rudi Garcia per tre anni ha allenato la Roma, dal 2013 al 2016. La carriera da allenatore è iniziata nel 1998.

Le partite di un campionato sono 38, ebbene, dieci vittorie consecutive nel primo anno di un contratto biennale si fanno ricordare. Arriva la Juventus, che vince con tre goal su zero e la Roma finisce al secondo posto. Lo scudetto si perderà si ottiene un record grazie agli 85 punti raggiunti, poi arriverà Spalletti che porterà altri risultati. Anche nel secondo anno di contratto, Garcia porta la Roma al secondo posto. Il momento di caduta con la Roma sarà nel 2016, il club deciderà di sollevare Garcia dall’incarico, passerà al calcio francese con l’Olympique Marsiglia.

Gli schemi preferiti del nuovo allenatore

Secondo alcune biografie ufficiali, gli schemi preferiti di Rudi Garcia sono il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Che differenza hanno queste formazioni?

Il 4-2-3-1 e il 4-3-3 sono entrambi schemi di gioco comuni nel calcio moderno. La principale differenza tra i due riguarda il modo in cui le linee di centrocampo e attacco sono organizzate.

Nel 4-2-3-1, ci sono due centrocampisti centrali posizionati davanti alla linea difensiva, che forniscono supporto difensivo e aiutano nella costruzione del gioco. La linea d’attacco è composta da un trequartista centrale (di solito il giocatore più creativo) dietro all’unica punta, mentre due ali si schierano ai lati. Questa formazione offre un buon equilibrio tra difesa e attacco, permettendo al trequartista di creare occasioni per il centravanti.

Il 4-3-3, d’altra parte, ha una linea di tre centrocampisti centrali che lavorano insieme per il controllo del centrocampo e il supporto sia in difesa che in attacco. Le ali sono schierate più in avanti rispetto al 4-2-3-1 e sono spesso responsabili di creare occasioni di gol, oltre ad aiutare la difesa. In questa formazione, solitamente ci sono tre attaccanti, il che aumenta la pressione offensiva.

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