Le riserve naturali del Salento
Chi ha deciso di recarsi in vacanza in Salento sicuramente lo ha fatto per le sue spiagge spettacolari, che sono in grado di regalare momenti di assoluto relax immersi nelle sue acque cristalline. Molti però non sanno che il Salento ospita anche delle riserve naturali di rara bellezza che possono essere visitate durante tutto l’anno.
Tra le più importanti possiamo menzionare il Parco di Porto Selvaggio, a Nardò, una vasta porzione di macchia mediterranea con dei percorsi di trekking che ci portano direttamente alla baia di porto selvaggio o alle torri del 1500 posizionate in altezza per offrire un visuale privilegiata sulla costa. Da visitare assolutamente sono anche i Laghi Alimini, vicino Otranto, o la riserva naturale “Le Cesine”, una zona protetta dal WWF, un territorio di grande interesse floristico e che attrae gli amanti del bird watching per via degli uccelli migratori che fanno tappa durante il loro lungo viaggio dall’Africa all’Europa.
In quest’articolo andremo a vedere più da vicino una riserva naturale situata nell’Alto Salento, più precisamente nei pressi di San Pietro in Bevagna. L’alto Salento è la zona più accessibile di questo territorio, e si distingue per le sue spiagge di sabbia bianca finissima, i fondali bassi e l’acqua turchese. Sudsudvacanze.com è il miglior portale per trovare case vacanze e strutture ricettive in questa zona.
La conformazione del fiume Chidro
Il fiume Chidro è il secondo fiume più importante del Salento dopo l’Ostone. Si trova in un’area protetta molto suggestiva. Corre sottoterra per una lunghezza di 10 km e sorge in superficie da un’apertura conosciuta come “il cratere”. “Il cratere” è situato nella riserva naturale, e lascia scorrere l’acqua in tutta la sua purezza e limpidezza verso il mar Ionio. Prima di riversarsi nel mare, il fiume dà origine a tre laghetti.
I benefici delle sue acque
I bagnanti apprezzano molto la presenza di questo corso d’acqua per il refrigerio che dona nelle giornate più torride. Bagnarsi nelle sue acque pulite e fredde per poi arrivare nel mare è un’esperienza da fare assolutamente, soprattutto per l’effetto benefico che avrà sul nostro organismo, in particolare sulle vie circolatorie e sul nostro stato d’animo.
Le leggende sul fiume Chidro
Il fiume Chidro è rinomato anche per le leggende che hanno preso vita nel corso del tempo. Quasi tutte riguardano l’apostolo Pietro. La più conosciuta narra che l’apostolo, amareggiato dal suo tradimento nei confronti di Gesù, abbia pianto sulle rive del fiume, e di conseguenza le sue lacrime si siano trasformate in modo miracoloso in conchiglie. Gli abitanti della zona erano infatti soliti raccogliere le conchiglie dal fiume e di utilizzarle come reliquie del santo.
Un’altra leggenda narra che sia stato proprio in questo punto l’apostolo abbia battezzato i primi pagani della zona, tra cui il signore di Felline, convertito alla fede cristiana.
Sono diverse le leggende che ruotano intorno a questo posto magico e pieno di fascino. Se ci dovessimo trovare nelle vicinanze, non passiamo oltre senza fermarci ad ammirare questo paesaggio naturale fuori dal tempo.